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Durante la prima metà del Settecento emergono in Italia alcune tra le più famose "filosofesse" d'Europa. Tra loro spicca la figura enigmatica di Maria Gaetana Agnesi (1718-1799), enfant prodige e poi giovane colta e brillante, che incanta gli ospiti del palazzo paterno. Nel 1748 Agnesi è la prima donna a pubblicare un libro di matematica: un compendio aggiornato ed elegante di calcolo infinitesimale. Il testo gode di un significativo successo, e viene tradotto in francese e inglese. Ma perché una donna agiata mostra tanto interesse per questa materia, di cui a Milano si sa ancora poco o nulla? E come è possibile che una donna venga ritenuta credibile in quanto autore di un testo di matematica avanzata, in un'epoca in cui non avrebbe potuto neanche mettere piede in un'università? Grazie a un approfondito studio archivistico, questo volume ricostruisce le strategie familiari degli Agnesi e i momenti salienti della vita di Maria Gaetana. I suoi studi e la sua passione per la matematica, come anche la sua intensa devozione e la sua attività caritatevole a favore delle donne milanesi, delineano un mondo ancora poco conosciuto. È il mondo dell'Illuminismo cattolico di stampo muratoriano, che trova nello Stato e nella Chiesa milanesi di metà Settecento uno dei suoi snodi chiave e che crea le condizioni per lo sviluppo di una cultura scientifica antibarocca, aperta a nuovi temi e a nuovi referenti sociali.